Una delle novità cinematografiche di quest'anno, riguardo soprattutto la distribuzione dei film, è stato quest'esperimento di Netflix di far uscire in contemporanea sia in rete che in sala i film più "importanti". E' successo con Sulla Mia Pelle, di cui ho parlato in questa recensione , ed è successo con altre due pellicole, che secondo me ritroveremo come partecipanti alla corsa all'Oscar.
Seppur Netflix ci stia provando e io la trovo un'ottima cosa dal punto di vista "espansivo", perchè porta dei film di un certo tipo alla portata di tutti, non riesco a non pensare a come sarebbe vedere questi film in sala - anche Annientamento, sarebbe da collocare in questa categoria. Spero che col tempo ci si abitui a questo format e che i cinema riescano a dare le pellicole in questione, perchè a volte è davvero un peccato sapere che ci sarebbe la possibilità, ma che le sale non li proiettano.
Andiamo a parlare delle due pellicole in questione.
ROMA
(scritto e diretto da Alfonso Cuaròn)
Ho molta stima per il buon Alfonso: ha dato un'impronta indelebile e decisiva alla saga di Harry Potter col terzo film, per poi dirigere pellicole di un certo spessore: I Figli Degli Uomini e Gravity (che fra quelli che ho visto per ora, rimane il mio preferito).
Roma è il suo film più intimo. Ci racconta con un crudo realismo le vicende di questa domestica messicana, e di come riuscirà a comprendere il vero significato dell'amore.
E' un film piuttosto lento, cui realismo non è riuscito a catturarmi in pieno, più che altro per questione di gusti, ma c'è da riconoscere una potenza incredibile nella storia che viene raccontata, e soprattutto per come: è un piccolo spaccato di vita, girato in modo semplice, ma non senza carattere. La regia e la fotografia sono infatti fantastici, e c'è un lavoro di simbolismo e metafore non indifferente. Non mi ha preso come avrei voluto, ma resta fra i film migliori dell'anno che, ormai si sta concludendo. Tireremo le somme dopo gli Oscar (che reputo un po' il punto di "fine anno cinematografico").
LA BALLATA DI BUSTER SCRUGGS
(scritto e diretto dai fratelli Coen)
Chi segue e legge il blog conosce il mio rapporto burrascoso coi Coen: Non E' Un Paese Per Vecchi è fra i film più belli che io abbia mai visto, ma il resto della loro filmografia non mi ha proprio convinto pienamente, fin'ora. Ma ecco un film che posso finalmente considerare ottimo. E' una vera e propria epopea western: una raccolta di "parabole" (e scelgo questo vocabolo non a caso, il film ha quest'aura biblico-mistica veramente particolare) che hanno come tema centrale la morte, ma anche la speranza, l'amore, l'arte. Un cast magnifico: James Franco, Tom Waits, Liam Neeson, c'è persino Harry Melling, che molti conoscono come Dudley Dursley, in un ruolo che mi ha colpito tantissimo. E' anche un film molto eclettico, si passa da genere a genere: musical, dramma, fino a toccare anche il teatro: l'ultimo cortometraggio è essenzialmente composto da un dialogo soltanto, ma che raccoglie l'intero film, se ci si pensa bene. Ve lo consiglio, ognuno troverà qualcosa di diverso, ma tutti saranno soddisfatti.
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Ragazzi. Si sta per aprire l'alta stagione. Dicembre, Gennaio e Febbraio sono i momenti in cui escono film dopo film dopo film: siate avvisati, mi vedrete spesso.
MA PRIMA DI CIO'
Il prossimo sarà un articolo musicale: quali sono gli album che ho adorato nel 2018?
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