Sproloqui's Top 50 FILM - Parte 3 (20 ->11)

Rieccoci nella scalata. Stiamo entrando nel territorio dei miei preferiti in assoluto, oggi affronteremo infatti la top 20 per la prima volta. Parliamo dei prossimi dieci film sulla lista:


#20 - Moonrise Kingdom

Questa è fra le storie d'amore più carine che io conosca, ma va molto oltre al fatto che sono due ragazzini a viverla. Moonrise Kingdom è essenzialmente un piccolo racconto di una scappatella, nulla di più nulla di meno, ma lo stile particolarissimo di Wes Anderson la rende una fiaba. Ci sono molteplici riferimenti al mondo delle "storie fantastiche" nel film, lette da Suzy, tanto che l'analogia con ciò che stiamo guardando diventa molto presente. Tuttavia non manca la chiave tragicomica tanto cara al regista, infatti vediamo famiglie sgretolarsi, situazioni molto difficili, incidenti e quant'altro. Ma tutto è raccontato un velo di ironia, nella cornice di una tempesta in arrivo su un isola del New England negli anni '60. Anderson non si batte: la sua formula è per me sempre funzionante, ogni suo film sa emozionarmi a modo suo, ma in Moonrise Kingdom ha saputo trasformare un racconto innocente in qualcosa di fatato. E ne rimango ipnotizzato ogni volta che lo vedo. 


#19 - Ed Wood

Non è un caso aver messo due film di Burton di fila, Ed Wood e Big Fish se la danno in quanto a "preferito" del regista, ma sono talmente diversi fra di loro, che escluderne uno mi faceva stare tanto in colpa. Ed Wood è la storia vera di un regista di nome Edward D. Wood Jr., interpretato da Johnny Depp. Seguiamo la carriera di Ed, considerato il creatore del film peggiore di tutti i tempi, "Plan 9 From Outer Space". Burton parte da questo personaggio, particolarissimo, e lo usa da tramite per raccontare la sua passione per il cinema horror classico, inserendo citazioni in ogni dove (ricalcando anche il suo personale rapporto con Vincent Price), fino a lasciare spazio per la grandissima interpretazione di Bela Lugosi da parte di Martin Landau. La parabola dell'artista in questo film è sempre deludente, ma l'autore non demorde mai, dimostrando cosa vuol dire veramente avere una visione e rispettarla. Girato completamente in bianco e nero, riesce moltissimo a catturare il vibe che Burton voleva omaggiare specie grazie alle prove attoriali del cast. Il tutto condito dal magico tocco Burtiano, che riesce a rendere questa storia tutta sua, come (quasi) sempre. 

#18 - Big Fish

Big Fish. Tim Burton ci porta questo splendido film dove ripercorriamo la vita di un uomo a cui piace decorare le sue vicissitudini con surrealismi e fatti fin troppo fantasiosi per essere accaduti realmente. Fra i film di Burton questo è decisamente il meno "sinistro" ed "inquietante" che il regista ci ha portato, Big Fish è infatti più un'odissea, attraverso incontri, luoghi e coincidenze quasi da epopea. E' molto bello guardare questo film col dubbio della veridicità dei fatti, e cercare allegorie e metafore, come a ricomporre una foto che è stata alterata fino al suo stato originale. Il film fa un ottimo lavoro di lasciarci sempre in dubbio. E' una pellicola molto emozionante, che narra di come si fa a diventare immortali, e che ci lascia con un finale indimenticabile. La potenza di Big Fish è ineguagliabile, ed è sicuramente fra i picchi più alti della carriera di un regista che, gli si dica quel che si voglia, ha fatto la storia di quest'arte nei nostri giorni.


#17 - Le Follie Dell'Imperatore
Classico Disney preferito senza ombra di dubbio. Ho visto questo film fin da piccolo e più ci penso, più mi guardo, e più capisco che Le Follie Dell'Imperatore ha fatto tanto per rendermi esattamente come sono oggi, perlomeno da un punto di vista di umorismo (che per me è l'appiglio fondamentale per sopravvivere alle giornate). E' assurdo come non riesca mai a demordere e a far ridere sempre, chiunque sia che lo guardi. Sicuramente il classico approccio da battuta, che ormai sta contagiando anche il resto dei franchise collegati alla Disney (Star Wars, la Marvel, la Pixar), ha preso molti spunti da questo film, cosa che lo rende ancora più importante. Kronk è inoltre il mio spirit-animal. Broccoli?

#16 - Fight Club
Tratto da un brillante romanzo di Chuck Palaniuk, Fight Club è uno dei film più completi a cui io possa pensare: critico, acidissimo, ma intrattenente e tamarro al punto giusto. Il nostro anonimo protagonista incontra un mercante di sapone, e insieme fonderanno il club dove l'uomo può spogliarsi delle sue false vesti e combattere primordialmente. C'è tantissimo di Pirandello in questa pellicola, che riesce benissimo nel toccare l'ancestrale e il moderno allo stesso tempo, grazie a una brillante sceneggiatura ed un montaggio ancora più ispirato. Sicuramente il mio preferito di Fincher, è un film da rivedere più e più volte per comprenderlo pienamente, e per catturare tutti gli indizi che sono seminati nella pellicola. Fantastica!

#15 - Coraline e La Porta Magica
Pellicola della Laika diretta da Henry Selick (stesso regista di Nightmare Before Christmas), e francamente sottovalutata, Coraline parla di una ragazzina che si sente persa nel nuovo ambiente in cui è piombata assieme ai suoi genitori, tanto da costruirsi il suo "mondo ideale", dall'altro lato di una porticina nascosta. O così le sembra. Amici, questo è probabilmente il film d'animazione per più piccoli più inquietante a cui riesca a pensare, e lo adoro per questo. Del resto è tratto da un libro di Neil Gaiman, e non ci si potrebbe aspettare altro da quel folle. La colonna sonora e le animazioni sono di altissima punta in questo film e contribuiscono a rendere il mondo di Coraline reale e pulsante. Attenti però.

#14 - Harry Potter e I Doni della Morte 
(Parte 1)
Ebbene sì, questo è il mio film di Harry Potter preferito. Molti si stanno chiedendo come mai proprio questo, o perchè soltanto la prima parte di questo capitolo: il fatto è che questa pellicola è il culmine emotivo di un viaggio partito, per i personaggi, sette anni prima. Anzi, se vogliamo esagerare, ancora prima di sette anni. Tutta la pressione che Harry, Ron e Hermione hanno sulle spalle in questa parte della loro storia trasuda e si riversa sulla trama che è completamente diversa rispetto al resto dei film. In precedenza, la grande sfida si riversava sempre sugli ultimi giorni di scuola, mentre qui il terrore lo proviamo  fin dai primissimi minuti, fin quando non siamo confinati in quella foresta, in quella tenda, in quel  viaggio dove non sappiamo neanche cosa fare, e dove ci accorgiamo di aver perso tutto. Il Mondo Magico costruito dalla Rowling (ai tempi senza dettagli poco necessari) sta per finire, la società crolla e in questo film possiamo dargli un ultimo sguardo, prima della grande battaglia finale. Sarà per questo che adoro questo film, è una spina nel lato dell'intera saga, un film che non ci dovrebbe neanche essere, ma dove vediamo i nostri amati personaggi vulnerabili, come non vorrebbero essere loro stessi. 

#13 - V per Vendetta

Conta come cinecomic? In senso largo, direi di sì. Film tratto dalla graphic novel di Alan Moore, V per Vendetta è quanto di più Orwell possa essere rivisto e portato sullo schermo, in chiave alternativa. Le vicende di V, del 5 Novembre, di Evie, sono intrecciate in questa orrida ragnatela sociopolitica che caratterizza l'Inghilterra del futuro, dove ormai si vive sotto dittatura. E' un film sulla paura, sul coraggio, sull'eleganza e sul valore delle idee. I simbolismi presenti in esso fanno venire la pelle d'oca, così come il viaggio dei personaggi e il tempo che si prende per svilupparli. Il tutto per una parte finale che congiunge quanto visto, in un climax totale, da restare incollati allo schermo. E' un film distopico costruito ineccepibilmente, seppur differisca molto dal materiale d'origine. 

#12 - Suspiria
Sto parlando del Suspiria moderno. Quello di Argento rientra comunque nei miei preferiti, soltanto che non credo nella top 50, ma poco più sotto. Ho parlato parecchio di questo film, ne ho fatto una recensione intera (link qui), ma io sono dannatamente certo di non aver detto tutto, perchè il Suspiria di Luca Guadagnino è un film denso, angoscioso, maestoso e terrificante. Suzie entra a far parte di un'accademia di danza, all'insaputa della natura reale delle sue insegnanti: una congrega di streghe. Il film, nonostante questa premessa, non è proprio un horror. Certo, flirta con l'orrore, ma è più un thriller fantasy-psicologico, che da tanto peso all'estetismo (il corpo umano è il vero protagonista dell'opera), quanto alle figure femminili. Ricorre la figura della Madre, ad esempio, fondamentale nella pellicola. Questo non è solo un enorme tributo a Dario Argento, è un arrivo cinematografico estremo, che vuole stuzzicarci e sfidarci: la musica è opprimente ma ipnotizzante, le immagini spente ma che nascondono una dimensione esoterica e grottesca, che esplode negli ultimi minuti. Guardare questo film è come essere in trance, vittima di qualche sortilegio di natura ancestrale. Incredibile da ogni punto di vista.

#11 - Hot Fuzz
Potrei benissimo chiamare Edgar Wright il mio regista preferito, e potrei benissimo chiamare Hot Fuzz il mio preferito della sua Trilogia del Cornetto (tre storie diverse, ma con tematiche, location e attori ricorrenti). Con la sua sceneggiatura, scritta assieme all'attore Simon Pegg, Wright è riuscito a rendere Hot Fuzz una commedia che punta verso come minimo altri tre generi, il tutto dando un'incredibile coesione che ci rende instancabilmente attratti dagli avvenimenti presentatici. Tutto questo condito dalla solita regia e montaggio al cardiopalma, che ci danno giusto il tempo di pensare a cosa sta succedendo e a ridere per poi schiaffarci subito verso un'altra direzione. Hot Fuzz parla di Nicholas Angel, poliziotto londinese trasferito in un piccolo villaggio nell'entroterra. Ossessionato dalla legge e dalle norme, Angel avrà a che fare con strani incontri nel corso di tutta la storia. E' molto bello il rapporto che si viene a creare con la spalla, Danny, e come il film stesso giochi con i vari stereotipi dei film action. Non mi stancherò mai di vederlo.

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Nei prossimi giorni la top ten! Dopodichè nell'ultima parte affronteremo il podio.





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