Sproloqui's TOP 50 FILM - Parte 1: 50 -> 35




Salve. Dopo la top 50 album svoltasi sulla pagina Instagram (che se non seguite, dovreste), il prossimo passo naturale era offrirvi la top 50 film. Con questo post do il via a una serie di articoli dove scaleremo insieme i film che più mi hanno dato nel corso della mia breve vita. Talmente breve che quasi quasi renderei la top un appuntamento annuale per vederne la mutazione, ma questo si vedrà col tempo.

Questi film non saranno i migliori di tutta la vita, ma sono importanti, tanto importanti per me, e rappresentano ognuno un momento particolare o un qualcosa a cui tengo molto. Altri magari sono solo film che fanno ridere e basta, o che fanno piangere per far piangere, ma a verità è che sono pellicole che rivedrei sempre. E' stata molto ardua come decisione e dalla lista iniziale ne ho dovuti escludere ben trentatrè
Dunque addentriamoci e cominciamo la scalata!

In questo post, come da titolo, le prime 15 posizioni.

#50 - SNOWPIERCER 


Film del 2013 diretto dal visionario Bong Joon-Ho, trattasi di una delle pellicole distopiche più particolari e folli che io abbia mai visto. Dopo che la Terra è entrata in una nuova era glaciale, i pochi sopravvissuti si radunano si di un treno in continua corsa. Seguiamo la ribellione guidata da Curtis (una delle interpretazioni di Chris Evans migliori di sempre), che vuole risalire il treno, dai binari in fondo (la bassa classe) fino al motore (dove si trova Wilford, il capo, riverito come un dio). Il film offre una fantastica allegoria sulla scalata sociale mentre allo stesso tempo intrattiene ottimamente.

#49 - TENACIOUS D e il DESTINO DEL ROCK


Storia fittizia di un gruppo reale, Jack Black e Kyle Glass ci guidano in questa epopea rock, scandita da dei brani che sono rimasti alla storia ormai. Questo film è un vero classico e l'ho visto decine di volte, condividendolo con tantissime persone. La comicità è molto grezza, ma le performance degli attori sono talmente convincenti, che non c'è nulla di pacchiano: bensì il film trasuda tutta la passione per la musica che ha il duo. Da vedere e rivedere mille volte! 

#48 - LEON


Ecco un altro classico. Uno dei film action più belli e intriganti di sempre, Leòn possiede uno charme e uno stile che pochissime pellicole di questo genere hanno. Il duo Matilda-Leon è costruito in modo fantastico, senza una sbavatura. Le performance di ogni singolo attore sono di punta (soprattutto Natalie Portman, nonostante la sua giovanissima età in questo film) e le scene d'azione sono dirette bene e con molta, moltissima tensione. Ottimo film, senza dubbio.

47 - IL DISCORSO DEL RE

La comunicazione è tutto: guardando Re Giorgio che lotta contro la sua stessa balbuzie per parlare al suo popolo, ci fa rendere conto quanta fragilità possiede il corpo umano, anche nel piccolissimo dettaglio, e quanto questo possa abbatterci. Questa storia vera è narrata con grande grazia ma anche potenza, usando inquadrature composte come dei quadri, e dei montaggi che fanno sembrare delle semplici sedute di logopedia delle imprese eroiche. Emozionante a dir poco, specie grazie alle performance dei due protagonisti.

#46 - CLOUD ATLAS

Le sorelle Wachowski si tuffano nell'ardua impresa di unire sei storie ambientate in sei epoche diverse, quasi in sei generi diversi, attraverso il filo conduttore della reincarnazione. Il risultato è un film "frammentato", sta a noi unire i pezzi del puzzle, e formare un grosso mosaico rappresentante la condizione umana. L'uso del cast in questo film è geniale, ma non posso rivelarvelo, perchè è parte dell'impresa. Sottovalutatissimo, lungo ma godibilissimo. 

#45 - AMERICAN PSYCHO
Come rappresentare il conformismo del 21esimo secolo al meglio, se non con un pazzo psicopatico? Christian Bale interpreta Patrick Bateman, un impiegato bancario che vuole superare la mediocrità dei suoi colleghi, buttandosi in una fitta di megalomania e superbia, sfogata negli atti più atroci e inenarrabili. Questo film più che un thriller è una commedia satirica, che ci scandalizza ma ci fa ridere parecchio allo stesso tempo.

#44 - LA CASA DI JACK
Da un pazzo psicopatico ad un altro, Lars Von Trier parte dal concetto di American Psycho, ma volge il suo sguardo verso l'arte. Ecco che La Casa di Jack adotta un approccio ultra-analitico verso l'omicidio, con numerose analogie artistiche, architettoniche, letterarie e culturali. Questo non è un film per tutti, essendo molto lento e accademico, ma che se si guarda con una mente aperta, può regalare tanto. Il cambio di tono verso il finale è uno dei colpi di genio migliori a cui potrei pensare.

#43 - 10 CLOVERFIELD LANE

Questo film gioca con la paranoia dei protagonisti tantissimo: tre persone sono in un bunker per via di un'apparente apocalisse nucleare avvenuta, a loro insaputa. Cercano di capire se sono in trappola oppure se è tutta la finzione dell'uomo che li ospita. Un carico di tensione è ciò che caratterizza questo film, che intrattiene benissimo nonostante il cast di tre persone e la singola location in cui è ambientato. Il finale, di nuovo, stravolge le carte: sta a voi decidere se vi piace o no.

#42 - TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI
Questo è un film tragico à-la Coen, che prende la storia di Mildred, una madre in cerca di giustizia per la figlia uccisa dopo essere violentata. Le frecciatine alla società americana in questa pellicola non si risparmiano: la protagonista ha zero peli sulla lingua per chiunque, ma forse non riesce a guardare dietro le apparenze inizialmente. Questo film contiene dei personaggi costruiti perfettamente a mio avviso, e riesce a divertire e a far calare più di una lacrima, mentre tentiamo di capire fin dove si può essere spinti ad andare per la "giustizia".

#41 - SPIDERMAN

Delle molteplici incarnazioni che l'Uomo Ragno ha avuto sul grande schermo nel corso degli anni (io sono team Holland tutta la vita), alla fine ho scelto il primo film, per un semplice motivo: ci sono cresciuto. Questo film mi ha divertito, intrattenuto e anche terrorizzato (dannato Willem Dafoe) fin da quando ero piccolo. Devo assolutamente rivederlo, è un classico del genere ormai, senza il quale non conosceremmo i cinecomic come sono oggi. Ha un valore nostalgico inestimabile.

#40 - NON E' UN PAESE PER VECCHI


I fratelli Coen sfruttano gli stilemi del western, un genere virtualmente morto oggigiorno (anche se sono loro stessi a mantenerlo vivo), per mettere a confronto il "male" vecchio, col "male" nuovo. Ne esce fuori un film brutale, che nel suo silenzio minaccioso, se ne frega di ciò che lo spettatore vorrebbe o pensa che stia per accadere. Filosofico e introspettivo tanto quanto violento e pesante, Non E' Un Paese Per Vecchi è senza dubbio uno dei capolavori dei Coen.

#39 - madre!


Dal genio malato di Darren Aronofsky, questo è uno di quei film di cui è meglio parlarne dopo la visione, che prima. Sappiate solo che può sembrare un film horror, ma è molto, molto di più. Di certo è una delle pellicole più allegoriche che io conosca, ed è sempre divertente parlarne con chi lo ha appena visto. Grandissima Jennifer Lawrence nei panni della protagonista, una ragazza che sposa uno scrittore, che si ritrova a dover affrontare più di una difficoltà nella sua dimora pacifica, dove l'intero film è ambientato.

#38 - AVENGERS: INFINITY WAR
Se lo Spiderman di Raimi ha contribuito alla concezione contemporanea di cinefumetto, Infinity War è di certo fra i punti di arrivo di quella concezione. Unire dieci anni di costruzione e crescendo del Marvel Cinematic Universe, un'impresa cinematografica di portate storiche, sotto un unico film (anche se in realtà non proprio) e riuscirci così bene, è da infiniti applausi (no pun intended). Bisogna riconoscere che un film del genere era davvero difficile da creare, ma sono riusciti a sintetizzare perfettamente tutto il discorso dell'universo in un singolo film, aggiungendo Thanos, villain costruito egregiamente, e stravolgendo tutte le carte che avevano allo stesso tempo. Mi alzo, applaudo, attendo Endgame lacrimando.

#37 - THE IMITATION GAME

La storia di Alan Turing, uno degli uomini più snobbati dalla storia contemporanea, a cui dobbiamo tantissimo. Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, fa capire quanto l'operato dell'uomo durante la guerra possa crollare completamente, da una certa distanza. La performance di Benedict Cumberbatch vale tutta l'opera. Toccante e illuminante, da vedere assolutamente.

#36 - EIGHTH GRADE
Bo Burnham è il mio comico preferito? Chiaro. Sa fare anche il regista? Evidentemente sì. Eighth Grade è il suo primo film, e affronta le tipiche tematiche da teen movie, ma con un'onestà spiazzante, senza dare nulla per scontato e con un'accuratezza da paura, per quanto riguarda i nostri tempi. Si avvale di Elsie Fisher per interpretare la protagonista, che fa un lavoro incredibile. Uno dei teen movie migliori di sempre.


#35 - L'UOMO CHE UCCISE DON CHISCIOTTE
Terry Gilliam è un visionario ed è anche cocciuto: 25 anni di tentativi per partorire questo film, che è arrivato da noi lo scorso Settembre. E' una commedia che prende gli elementi del Don Chisciotte e li riadatta per parlare del viaggio dell'artista, producendo così tanti elementi metaforici, il tutto in una trama intrattenente, folle, e sospesa fra sogno e realtà. L'ambientazione spagnola e le musiche aiutano, la regia sbilenca e irrequieta di Gilliam elevano tutto ciò all'ennesima potenza, per farne di un film completissimo, emozionante e che fa discutere. E' stato il film migliore del 2018 secondo me.

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Ebbene, ecco qui i primi 15, e come vedete già si parla di filmoni. Potrei stare ore a parlare di un singolo film tratto da questa lista, e lo farei pure volentieri, ma i commenti devono essere concisi, altrimenti vi dico troppo e niente allo stesso tempo.

Ci vediamo fra qualche giorno con la seconda parte!


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