#larecensione: CAPTAIN MARVEL



Ma salve. Rieccoci qui sul blog di Sproloqui Poco Interessanti, questo caruccio modo di dare sfogo alla mia voglia di parlare di ciò di cui parlo, nonchè di, così fancendo, ingigantire il mio ego a livello spropositato.
Scherzo.
Forse.
(no serio, scherzo, sia chiaro)


Questo mese ho provato a sperimentare Instagram come "fonte primaria delle recensioni" ma non ha avuto molto senso. Ho anche fatto un paio di video, di questo ne sono contento, il canale procede a piccoli passi. Ma il blog mancava un po' a tutti, dai ammettetelo. Dai, fate finta di ammetterlo. Neanche? 
okay ma a me mancava quindi ricominciamo il flusso perpetuo di articoli parlando del cinecomic di turno: Captain Marvel.

Ho tradito nuovamente il Ciakcity, stavolta l'ho fatto in Piemonte, dato che mi trovavo a Torino in visita da amici. Assieme all'arguta compagnia del collega Solcanubi, dell'ormai compianto NuovoCinemaIlFaro, il ritorno trionfante di Merigèi e il carissimo Sbarb, uno dei più appassionati della Marvel fra la mia compagnia cinemella, eccoci nella sala più grande in cui io sia mai stato a vedere il film.

Film che non attende e ti butta subito in mezzo alla storia, senza spiegoni iniziali e introduzioni, scelta azzeccatissima, sottolineerei. Seguiamo Vers o meglio Carol Danvers, in piena tenuta Kree, entrare in azione con i suoi colleghi per un attacco agli Skrull. Queste due razze aliene sono le protagoniste di una guerra che va avanti da anni, con molte vittime da entrambi i lati. La storia di Carol ci viene raccontata più che altro da flashback, ben inseriti e contestualizzati all'interno del film, distribuiti egregiamente. Infatti se c'è un qualcosa che lo fa spiccare, è proprio l'intreccio della trama: una origin-story scritta in quest'impostazione, è una bella sfida per lo spettatore. Inoltre lo sviluppo della storia ci riserva delle svolte repentine e inaspettate, ma che hanno tanto, tantissimo senso.

Brie Larson se la cava molto bene: è una delle poche attrici nel MCU ad avere un Oscar (per il film Room) e infatti riesce a conferire molta espressività ad un personaggio che altrimenti sarebbe piuttosto "anonimo", nulla di che, nè di mai visto prima. Bellissima la trovata di ambientare il film negli anni '90: così facendo la pellicola diventa un prequel diretto a quasi tutta la saga degli Avengers. Ecco infatti spuntare un giovanissimo Samuel L. Jackson, che interpreta Nick Fury, non ancora così stoico, e con due occhi. Appare anche l'agente Coulson, sempre un piacere vederlo. Personalmente, sono un grande fan dell'estetica anni '90, la preferisco di base a quella anni '80, ma ormai quest'ultima è stata ampliamente sfruttata, e vedere un omaggio al decennio successivo è stato rinfrescante. 
Un altro personaggio ottimo è stato Talos, il capo degli Skrull. Interpretato molto bene sotto il trucco e gli effetti da Ben Mendelsohn. Un alieno con le motivazioni giuste, e con un certo carisma, aggiungerei. Ah, c'è anche Ronan L'Accusatore, quello che sarà poi la nemesi dei Guardiani della Galassia, ma, ahimè, anche in questo film si rivela stupido e inutile.

La pecca di questa pellicola, secondo me, è stata l'esagerazione nello humor. Sì, stiamo parlando della Marvel, ma non è che ogni singolo film debba far ridere: ricordiamoci di Captain America: The Winter Soldier che sfrutta il tono da spionaggio in modo eccelso. Qui si parla di guerra, ma l'ho trovato fin troppo a cuor leggero e superficiale, vista la tematica. Si fa anche molta leva sull'arretratezza della tecnologia, ma ci può stare per una semi-battuta, ma non per due o tre, davvero. Molto carino però l'inserimento di Goose, un gatto un po' particolare, protagonista di un paio di scene chiave. 
Visivamente sono rimasto positivamente colpito: la regia è semplice, ma funzionale. La fotografia, sarà una mia impressione, ma l'ho trovata diversa dal solito, in positivo. Un po' più rifinita. Ci sono un paio di citazioni visive a Pulp Fiction, vista la presenza di #samuelino, e molteplici (soprattutto musicali) agli anni '90.

Insomma, sono riusciti anche stavolta a darci un buon film, inserendolo nel contesto dell'MCU molto bene (c'è un rimando particolarmente importante, che spiega l'origine del potere di Captain Marvel e del perchè è un personaggio chiave), anche se non si tratta di un film incredibile e bombastico come poteva essere Infinity War, nè di una delle pellicole più belle di tutta l'opera. Le scene dopo i titoli sono due: la prima è un po' un tuffo al cuore, la seconda è stupida, ma molto carina. Restate seduti, ve lo consiglio.

Captain Marvel è un buon antipasto per quella portata di paura che arriverà il mese prossimo. Tremo al solo pensiero di Avengers: Endgame

Voto: 8 - 



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