GREEN BOOK // Recensione



Ecco un altro film molto atteso, che sta facendo parlare di sè per via delle sue nomination agli Oscar: miglior film, miglior attore protagonista e non-protagonista (rispettivamente per Viggo Mortensen e Mahershala Ali), sceneggiatura originale e montaggio. Green Book si è anche portato a casa 3 Golden Globe, quindi c'era un certo hype nell'aria.

Il film vuole raccontarci la storia reale di Tony Vallelonga, un italo-americano che viene assunto da Don Shirley, un pianista afroamericano molto rinomato all'epoca. Il film è ambientato negli anni '60, epoca in cui le discriminazioni razziali erano molto calcate: ai neri veniva spesso vietata la frequentazione degli stessi locali dei bianchi, arrivando addirittura a dover usare latrine differenti. Da qui il titolo del film: il "libro verde" era una guida per i viaggiatori afroamericani che forniva un elenco dei luoghi in cui erano ben accolti. Accompagnamo i due in viaggio: Shirley, interpretato da un ottimo Mahershala Ali, è infatti in tour con il suo trio, mentre Tony, di cui veste i panni un Viggo Mortensen un po' più paffuto, gli funge da autista.
I due attraversano in due mesi il profondo sud statunitense, la parte del paese più influenzata dalla corruzione razziale. Questo complica di certo il loro viaggio, oltre al fatto che sono due persone completamente opposti fra di loro, costrette a passare molto tempo insieme: Tony è rozzo, ma di gran cuore. Shirley è galante e colto, ma nasconde una tristezza di fondo non indifferente

Ho trovato il film molto piacevole da guardare: il tono è quello di una commedia a cuor leggero,nonostante i temi importanti affrontati, e i suoi 130 minuti scorrono molto molto bene. A livello tecnico è tutto molto standard, anche se il montaggio si è fatto notare in alcuni punti (un esempio è stato una transizione da un pubblico che applaudiva allo scrosciare di un temporale, che ho trovato fantastica).

L'unica nota che mi sento di segnalare è che questa tematica è stata fin troppo analizzata negli ultimi anni, e ciò rende alcuni punti della pellicola piuttosto "già visti" e forse un po' scontati. Tuttavia non è segno di superficialità nell'affrontare i temi, piuttosto un riflesso della Hollywood dei giorni nostri (questo è infatti uno dei ben tre film che riguarda il razzismo fra i nominati agli Oscar). Ed infatti sono uscito dalla sala preso bene dalla pellicola, che però francamente non chiamerei proprio "da Oscar" (a parte per le performance).

Tuttavia reputo Green Book un film riuscito, sarebbe stupido dire il contrario da parte mia.

VOTO: 08/10

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