Gli Incredibili 2 // Recensione


Com'è che diceva Sirius Black? "Ho aspettato a sufficienza. Per 12 anni. Ad Azkaban!"
Ecco, magari non ad Azkaban, ma ho aspettato a sufficienza. Per 14 anni. 

Io amo alla follia la Pixar. E non ci posso fare niente. Sì, sono film per bambini, ma secondo me il lavoro fatto dietro è tecnicamente ineccepibile e inoltre nasconde tanti significati che si addicono a bambini, ragazzi, adulti e persino ad anziani, basta fare l'esempio di Up, per quest'ultima "categoria". 
Ma amo Gli Incredibili particolarmente. Fu il primo film che vidi al cinema, fu un po' l'inizio di tutto, ecco. Se sono qui, è anche per questo film. E ho atteso un sequel per tantissimo tempo, anticipandolo con fervore e impazienza. La Pixar nel frattempo ci ha regalato altri grandi capolavori, dei bei sequel, e film un po' meno riusciti (Cars, ti guardo dritto negli occhi. Anabbaglianti. Fanali. Ah no è vero nei parabrezza. MA COME FUNZIONA), ma questo era il film che più attendevo. Beh, com'è andata?

In un sunto molto sunto: Gli Incredibili 2 è degno del primo. No, non l'ho trovato migliore, perchè questo film pecca nella parte dove il precedente, secondo me, eccelleva, ma di queso parleremo un po' più avanti. Perchè funziona questa pellicola? Beh prima di tutto perchè è la naturale progressione della trama del primo. Sì, la famiglia ha fermato Syndrome, ma c'era ancora in ballo la questione del "supereroe = illegale" che non è stata affatto risolta. Questa è la base su cui parte la trama del secondo, il che rende questo sequel un vero e proprio proseguimento della prima, e non una storia a sè stante, cosa che adoro e che preferisco alla natura "start and stop" di certi seguiti. 
Ecco che in un film di animazione, ci becchiamo dei dialoghi politico-sociali non indifferenti, ma che non intaccano affatto nel ritmo del film che è ovviamente parecchio alto.

Ci alterniamo fra Elastigirl che è stata selezionata per questo esperimento sociale, per riportare in auge i supereroi, e Mr.Incredibile che è costretto a restare a casa a badare ai figliuoli, seppur vorrebbe partecipare all'azione più di ogni altra cosa. Questa situazione, che è praticamente l'opposto di quella del primo film, ci permette di avere tanta azione e allo stesso tempo di avere sviluppo dei personaggi: esploriamo le debolezze di Bob, un po' un padre allo sbaraglio, la nuova sicurezza di Violetta, che subito verrà sfidata. Mi è piaciuta molto la scelta di darle un po' più spazio rispetto al primo film, ci sono dei momenti fantastici riguardo a lei. Ma il re di questo scenario è lui. Thanos ha paura di lui. Dio si inchina a lui. Jack Jack, il piccolo, sviluppa i suoi poteri e finalmente li mostra. Non voglio fare spoiler, ma se andrete a vedere il film, uscirete dalla sala con un nuovo idolo.

Elastigirl avrà invece a che fare con un temibile nuovo villain (chechiameremocolnomeiningleseperchèquelloinitalianofaveramenteschifo): lo ScreenSlaver. Costui utilizza gli schermi per ipnotizzare le persone e farle agire contro le loro volontà. Tolto il potere tutto sommato non così originale, quello che colpisce di questo villain è l'estetica (c'è tutta una sequenza dedicata a lui che sta fra i migliori momenti della Pixar, per quanto mi riguarda) e le motivazioni, che nascondono una triste verità, soprattutto per i nostri tempi. Il difetto, però, riguarda proprio il villain (e anche un doppiaggio terribile da parte di Bebe Vio, ma che mi aspetto): diciamo che non gode di imprevedibilità, come Syndrome nel film precedente. E mi fermo, perchè sennò sarei costretto a spoilerarvi tutto (anche se, come si dice fra i giovini, è molto antisgamo.). 

Tutto il film preserva quell'atmosfera anni '60-futuristica così particolare e che rende gli Incredibili più di un tributo ai supereroi da parte di Brad Bird, ma una bestia tutta sua. Ah. Ho apprezzato particolarmente la musica. Molto stile James Bond, c'è un largo uso della big band e di sonorità molto vintage, che funzionano alla grande, un inchino a Michael Giacchino (eh, che rima. Orrenda.)

Catapultatevi a vedere questo film. Se avete apprezzato il primo, non c'è verso che non apprezzerete questo.

VOTO: 8.5


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